Con la circolare n. 4/E del 16 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato in modo approfondito le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) e dal Decreto Legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, in materia di IRPEF e tassazione dei redditi da lavoro dipendente.
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La circolare fornisce istruzioni operative agli Uffici e chiarimenti essenziali per contribuenti, professionisti e sostituti d’imposta. Di seguito i punti salienti.
Nuove aliquote IRPEF e detrazioni per il 2025
I commi 21 e 32 della legge di bilancio 2025 stabilizzano le disposizioni già introdotte, per il solo anno d’imposta 2024, dall’articolo 1 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, prevedendo, a regime, l’applicazione, in sede di determinazione dell’imposta lorda, delle aliquote e degli scaglioni di reddito ivi previsti, l’innalzamento della detrazione da lavoro dipendente e assimilato, nonché
il meccanismo correttivo per il riconoscimento del trattamento integrativo-
Pertanto, a partire dal 2025, l’IRPEF viene strutturata su tre scaglioni:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro
- 35% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro
- 43% per redditi oltre i 50.000 euro
Viene quindi eliminato il precedente scaglione al 25%, semplificando il sistema impositivo.
Parallelamente, la detrazione per redditi da lavoro dipendente viene elevata a 1.955 euro (in precedenza era 1.880 euro), estendendo la “no tax area”, ovvero l'ammontare del reddito escluso da imposizione, a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti non pensionati.
Trattamento integrativo (ex Bonus 100 euro)
Il meccanismo del trattamento integrativo è stato aggiornato per coordinarsi con l’aumento della detrazione.
Per chi ha un reddito fino a 15.000 euro, il bonus viene riconosciuto solo se l’IRPEF lorda supera la detrazione ridotta di 75 euro. Questo correttivo evita l’esclusione automatica dal beneficio a causa dell’innalzamento della detrazione.
Somma aggiuntiva per lavoratori con reddito fino a 20.000 euro
La legge di bilancio 2025 ha introdotto, nell’ambito delle misure di sostegno al reddito, una serie di disposizioni di favore per i lavoratori dipendenti (esclusi i pensionati).
In particolare, viene riconosciuta ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49 del TUIR (esclusi i titolari di redditi di pensione) il cui reddito complessivo non superi i 20.000 euro, una somma che non concorre alla formazione del reddito complessivo.
Tale somma è determinata nel suo ammontare applicando al reddito di lavoro dipendente percepito dal contribuente una percentuale che varia a seconda del reddito medesimo. L'importo è calcolato in percentuale al reddito da lavoro:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro
- 5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000 euro
- 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000 euro
È necessario determinare la percentuale sulla base di un reddito annuale teorico (rapportato all’intero anno), anche se il lavoro è stato svolto per periodi parziali.
Esempio 1
Un contribuente nell’anno 2025:
- ha un reddito complessivo pari a 6.000 euro;
- è titolare di un contratto di lavoro dipendente dal 1° gennaio 2025 al 3 marzo 2025 (62 giorni di lavoro dipendente), per il quale percepisce complessivamente un reddito di lavoro dipendente pari a 2.000 euro.
Il reddito annuale teorico è pari a 11.744,19 euro [(2.000:62) x 365].
La somma spettante è pari a 106 euro, determinata applicando la percentuale relativa ai redditi da 8.501 euro a 15.000 euro (5,3 per cento) al reddito di lavoro dipendente effettivamente percepito nell’anno (2.000 euro).
Detrazione aggiuntiva per redditi tra 20.001 e 40.000 euro
È prevista una nuova detrazione:
- 1.000 euro per redditi tra 20.001 e 32.000 euro
- Detrazione decrescente fino ad azzerarsi per redditi tra 32.001 e 40.000 euro
Entrambi i benefici (somma e detrazione) vengono erogati automaticamente dai sostituti d’imposta. In caso di errato riconoscimento, l'importo va restituito, anche in rate mensili se superiore a 60 euro.
Fringe benefit e welfare aziendale
Vengono potenziati i limiti di esenzione:
- Fino a 1.000 euro annui per tutti i lavoratori dipendenti
- Fino a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico
Sono inclusi nel calcolo anche i rimborsi per spese di locazione, utenze domestiche e interessi sul mutuo. Il lavoratore deve dichiarare il diritto al beneficio e fornire i codici fiscali dei figli a carico.
Modifiche alle detrazioni per familiari a carico
Dal 2025:
- La detrazione per figli spetta solo se hanno età tra 21 e 30 anni oppure se disabili (oltre i 30 anni)
- La detrazione per altri familiari (es. suoceri, cognati) è riconosciuta solo se ascendenti conviventi
- Le detrazioni non spettano se i familiari risiedono all’estero, salvo siano cittadini UE o SEE.