Il MIMIT pubblica il Decreto 31 marzo con le regole operative per le domande per la misura transizione 4.0 per le PMI del sud con domande dal 20 maggio.
Ricordiamo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy pubblicava il Decreto Ministeriale del 22 novembre 2024, che introduce nuove misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese (PMI) per investimenti innovativi e sostenibili.
L’iniziativa ha una dotazione di oltre 300 milioni e si inserisce nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.
Le domande saranno valutate in base a criteri di solidità finanziaria, qualità del progetto e impatto ambientale con una procedura a sportello fino ad esaurimento dei fondi. Il soggetto gestore è Invitalia.
Investimenti sostenibili 4.0: i beneficiari
Il decreto prevede che le agevolazioni sono rivolte alle PMI:
- regolarmente costituite e attive nel Registro delle Imprese,
- non sono in liquidazione o soggette a procedure concorsuali,
- operano in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati o due dichiarazioni dei redditi presentate,
- hanno sede in una delle Regioni meno sviluppate del SUD quali: Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Investimenti sostenibili 4.0: gli investimenti ammissibili
Il decreto promuove investimenti finalizzati a:
- efficientamento energetico, con risparmi minimi del 5% rispetto ai consumi precedenti,
- transizione digitale, attraverso l’adozione di tecnologie avanzate come IoT, AI e blockchain,
- sostenibilità ambientale, favorendo processi produttivi a basso impatto ecologico e l'economia circolare.
I progetti devono avere un valore compreso tra 750.000 euro e 5 milioni di euro e devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda.
Relativamente al sostegno viene stabilito che le PMI possono ottenere un sostegno fino al 75% dell’investimento, sotto forma di:
- Contributo a fondo perduto pari al 35% dell’importo ammissibile;
- Finanziamento agevolato pari al 40% dell’importo ammissibile, con restituzione in 7 anni senza interessi.
Attenzione al fatto che una quota del 25% delle risorse è riservata esclusivamente a micro e piccole imprese.
Per la misura sono previste anche le seguenti condizioni: le imprese che riceveranno l’agevolazione dovranno:
- mantenere gli investimenti per almeno tre anni dalla concessione dell’ultima tranche di contributi,
- garantire la tracciabilità dei pagamenti e la conformità agli obblighi ambientali e di sicurezza,
- evitare delocalizzazioni per almeno due anni dopo il completamento dell’investimento.
e il mancato rispetto di questi vincoli potrebbe comportare la revoca delle agevolazioni e l’obbligo di restituzione dei fondi ricevuti.
Transizione 4.0: domande di aiuti alle PMI dal 20 maggio
Con il Decreto 31 marzo il MIMIT ha pubblicato le regole per richiedere dal sito del soggetto gestore Invitalia, l'agevolazione di cui si tratta.
Attenzione al fatto che l’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:
- compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 30 aprile 2025;
- invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 20 maggio 2025.
Ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del DM 22 novembre 2024, ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.
Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione, quelle presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.
Qualora le risorse residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito fino a esaurimento della dotazione finanziaria.
L’accesso alla procedura informatica:
- prevede l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa proponente tramite SPID o Carta nazionale dei servizi o Carta di Identità Elettronica;
- è riservato al rappresentante legale dell’impresa proponente, come risultante dal relativo certificato camerale. È possibile conferire ad altri soggetti delegati il potere di rappresentanza per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.
Le imprese non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, possono accedere alla procedura informatica con le modalità comunicate, anche nell’ambito della stessa procedura informatica, dall’Agenzia Invitalia.